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Reportage

in Tibet per il Monlam Festival durante il capodanno Tibetano – 03/2015


Il Monlam festival è un evento che si tiene ogni anno in Tibet e dintorni per il capodanno tibetano, iniziò nel 1409 per volere di Tsong Khapa, il fondatore della tradizione Geluk.
Attualmente il Monlam è il più grande festival che si tiene in Tibet e viene rappresentato in numerosi monasteri del Tibet e dintorni.
Durante il periodo del festival, circa due settimane di durata tra il mese di febbraio e marzo di tutti gli anni, migliaia di monaci popolano i tanti monasteri dell’area riempiendoli di colore e di suoni con le preghiere tradizionali.
L’obbiettivo di questa festa è principalmente Buddha e le preghiere a lui rivolte, ma anche la pace nel mondo e la promulgazione dei suoi insegnamenti.
Nei templi si possono vedere migliaia di persone pregare, accendere i lumini fatti con il burro di yak e fare ingenti donazioni di denaro.
Questi lumini vengo accesi, da tradizione, per permettere alla mente di meditare e concentrarsi sulle preghiere in modo più efficace, per questo vengono accessi a migliaia sia dai monaci che dalle persone normali.
Nell’ultimo giorno della manifestazione quando c’è il Festival delle lampade/lumini di burro e l’esposizione notturna delle statue di burro il numero dei lumini aumenta in modo esponenziale proporzionato ai desideri ed ai bisogni dei fedeli.
Gli eventi principali che fanno parte di questa manifestazione vanno dall’esposizione di un enorme Tangka (quadro rappresentativo del Buddha disegnato su tela) srotolato giù da una collina vicino al monastero che lo custodisce con relativa processione di tanti volontari che lo trasportano, ai fuochi d’artificio, alle rappresentazioni teatrali tradizionali con canti e balli o alla colazione collettiva per donare in modo folcloristico cibo ai partecipanti assiepati nelle piazze interne al monastero.
La partecipazione a questa manifestazione da parte dei turisti stranieri risulta talvolta molto faticosa per via dei modi non troppo gentili che la gente locale ha durante gli eventi, l’influenza della Cina in quest’area particolare al confine del Tibet, forse, rovina un po’ il fascino vero del Tibet tradizionale.
Gli stessi monaci, spesso, non hanno un atteggiamento molto gentile verso i visitatori stranieri e proibiscono un po’ ovunque le fotografie ma non lesinano di chiedere i soldi a chiunque si avvicini ai templi anche con modi non troppo gentili.
Resta comunque un viaggio meraviglioso a contatto con le tante etnie vestite con i costumi e gioielli tradizionali che migrano verso questi luoghi sacri per i festeggiamenti, rovinato però secondo me, da questa influenza poco cordiale delle area rurali cinesi al confine con il Tibet.

MonlamTibet-Marzo2015-0017

 

 

 

 

 

 

 

 

 

in giro per Tokyo nei giorni dopo il capodanno 2015 – 01/2015


In giro per Tokyo subito dopo il capodanno 2015, iniziano i saldi e i Giapponesi impazziscono in giro per i negozi, file ovunque fin dall’alba davanti i grandi magazzini. Il record è per le Lucky Bag, delle buste a sorpresa a prezzo fisso, nei due Apple Store di Tokyo, tantissima gente in fila anche per 4 notti. Il saluto dell’Imperatore del 2 gennaio alla popolazione dal palazzo imperiale di Tokyo. Tantissimi Templi dove i primi giorni dell’anno i Giapponesi si recano per pregare ed esprimere i propri desideri per il nuovo anno, lavoro, salute ed amore. I quartieri pieni di luci e di gente notte e giorno, Shibuya e Ginza. La spiaggia di Odaiba, il Rainbow Bridge e i palazzi di Akihabara. Il bellissimo Tempio Senso-Ji e il vicino Tokyo Skytree. Una città meravigliosa, pulita, organizzata, moderna, gentile, cibo ottimo e soprattutto una cosa da ricordare…..IL GIAPPONE E’ UN PAESE ECONOMICO, costa tutto di meno e tutto funziona…..

Tokyo - Gennaio 2015

 

 

 

 

 

 

 

 

 

in USA a New York in giro per la città e i suoi quartieri – 11/2014


In giro per New York alla ricerca di posti nuovi, di nuove aperture, dei quartieri meno battuti.
Alla scoperta del Queens nel Flushing Meadows Corona Park e nel Queens Museum, ad Harlem con il The Studio Museum, nel Bronx con il giardino botanico e una little Italy un po’ più popolata e vissuta.
Un concerto di Bob Dylan, icona della musica americana, una combattuta serata di boxe al Madison Square Garden tra il NYPD e il FDNY per l’annuale Battle of the Badges, un frenetico incontro di Hockey sempre al Madison Square Garden tra i NHL Montreal Canadiens e i New York Rangers.
La meravigliosa vista su New York dal grattacielo del GE Building, il Top of the Rocks, realizzato in stile Art Déco nel Rockefeller Center, una visita al Guggenheim Museum e al National September 11 museum, una passeggiata nella parte nord di Central Park ad Harlem e la scoperta di tanti graffiti nella città, una visita alla nuova stazione di Fulton street e una ricerca delle luci di natale un po’ ovunque.
Una città sempre in espansione, mai uguale a se stessa, mai stanca di affascinare i suoi visitatori.

NewYork Freedom Tower - Novembre 2014

 

 

 

 

 

 

 

 

 

in USA a New York si manifesta per Michael Brown di Ferguson – 11/2014


Il 9 agosto 2014 a Ferguson nel Missouri è stato ucciso un giovane afroamericano, Michael Brown.
Il giovane è stato colpito ripetutamente dai proiettili sparati da un agente locale, Darren Wilson.
La polizia si è giustificata dicendo che Michael Brown era stato coinvolto in un furto in un negozio avvenuto pochi minuti prima della sparatoria.
A quanto pare però il giovane non aveva partecipato alla rapina ma aveva solo acquistato della merce poco prima della stessa rapina.
L’FBI ha avviato un’indagine su quanto accaduto, mentre il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha rilasciato una dichiarazione con la quale esprime le proprie condoglianze alla famiglia Brown, da agosto ad oggi nello stato del Missouri ci sono stati numerosi scontri tra i dimostranti e la polizia, il governatore del Missouri Jay Nixon ha dichiarato lo stato di emergenza e ha stabilito il coprifuoco notturno da mezzanotte alle 5.00.
Un nuovo stato di emergenza è stato dichiarato il 17 novembre, alla vigilia della decisione del Grand jury per il rinvio a giudizio dell’agente Wilson, questa decisione però ha scagionato del tutto il poliziotto Darren Wilson dalle accuse di omicidio e ha scatenato l’ira di numerosi dimostranti in tutto il territorio Americano, New York compresa.
Questo Reportage copre due notti passate con i dimostranti di New York in giro per la città, manifestazioni molto pacifiche ma partecipate ed intense con l’intento talvolta di bloccare la città, i suoi ponti, i tunnel o i luoghi turistici.
La situazione ad oggi non sembra per niente in via di risoluzione, la gente vuole giustizia e il governo USA fatica a dare una risposta.

NewYork-ManifestazioneProMichaelBrown-Novembre2014-0004

 

 

 

 

 

 

 

 

 

in USA a New York per la Thanksgiving Parade – 11/2014


Ogni anno per il Giorno del Ringraziamento Macy’s, i più grandi Grandi Magazzini del mondo organizzano la parata del Thanksgiving Day. Dalle 9 del mattino sia con la pioggia che con il sole, niente fermerà l’annuale show che già si preannuncia una parata memorabile, la più grande e divertente di tutti i tempi. Dall’incrocio tra la 77th Street e Cental Park West si inizierà a sfilare e da lì lungo Central Park West fino a Columbus Circle dove la parata si sposterà sulla Broadway attraversando Times Square concludendosi sulla 34th Street dove si trovano i Grandi Magazzini Macy’s.

La parata famosa in tutto il mondo per i suoi colori e i suoi palloni aerostatici giganti è un momento di aggregazione che richiama turisti da tutto il mondo, oltre 2 milioni di spettatori assistono e partecipano alla manifestazione. Per l’edizione di quest’anno la parata vedrà nuovi palloni giganti ad elio con Pikachu, i Simpson, Snoopy, Charlie Brown, Kermit la rana, Garfield, Mr. Monopoly, Angelina Ballerina, Teddy Bear, personaggi del mondo Lego.

Le origini della Parata di Macy’s

Da oltre 70 anni le manifestazioni organizzate da Macy’s ci accompagnano dal giorno del ringraziamento fino alla prima apparizione dell’anno di Babbo Natale o Santa Claus come lo chiamano qui. Ma come ha avuto inizio la parata che per 75 edizioni è ormai un simbolo dell’America in tutto il mondo?

Nel 1920 molti degli impiegati del Grande Magazzino Macy’s erano la prima generazione di immigrati. Orgogliosi della loro nuova condizione di cittadini d’America, avevano deciso di festeggiare le vacanze della festa americana del giorno del ringraziamento con una specie di festival che loro amavano in europa. I dipendenti marciarono dalla 145th Street fino alla 34th vestiti come pagliacci, cowboys e cavalieri. Avevano organizzato una vera e propria parata con tanto di animali veri dello Zoo di Cental Park.
Alla parata parteciparono oltre 500.000 persone decretando così un grandissimo successo per l’iniziativa.
Nel 1927 comparvero per la prima volta dei palloni giganti che raffiguravano Felix il gatto, all’epoca noto personaggio dei fumetti.
Durante gli anni ’30 la parata è cresciuta di anno in anno. Le parate di quegli anni furono caratterizzate dalla comparsa dei palloni raffiguranti i nuovi personaggi della Walt Disney. Gli anni ’40 videro la fine della parata durante la seconda guerra mondiale. Al termine della guerra nel 1945 la tradizionale parata riapparve e fu trasmeessa anche in televisione a New York. Da allora il percorso della parata rimase lo stesso che si percorre ancora oggi.
Negli anni ’50 la parata del Thanksgiving Day di Macy’s divenne un appuntamento che assunse un importanza a livello nazionale.
La parata del 1963 fu quella più difficile in quanto venne fatta a meno di una settimana dall’assassinio del presidente Kennedy. Il 1971 fu invece ricordato per l’impossibilità di poter far volare i palloni in quanto tutto il giorno fu accompagnato da un vento fortissimo.
Negli anni ’60, ’70 e ’80 apparvero per la prima volta i palloni di Snoopy, Kermit la rana dei Muppets Show e Superman.
Oramai Macy’s Thanksgiving Day Parade è una realtà di New York ed è un appuntamento aspettato da tutti, grandi e piccini.

(testo fonte nyc-site.com)

NewYork-ThanksgivingParade-Nov2014-1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

in USA a New York per il Columbus Day


Il Columbus Day a New York, una giornata di festa per tutti gli Italo Americani che vivono a New York.
Una grande parata lungo la 5th avenue verso Central Park.
Con la partecipazione dei più famosi come Bill de Blasio nuovo sindaco della città e il Governatore dello stato di New York Andrew Cuomo.
Tantissimo pubblico ad applaudire la sfilata piena di carri, bambini festanti e militari in divisa, tutti, più o meno, di origini Italiane.
Tanti partecipanti arrivati anche dall’Italia, Polizia, Carabinieri e Pompieri con la divisa di ordinanza.

Il Giorno di Colombo è stato celebrato per la prima volta da italiani a San Francisco nel 1869, seguendo le celebrazioni italiane di New York.
Il primo stato a riconoscere ufficialmente la ricorrenza fu il Colorado nel 1905 e nel 1937, su impulso dei Knights of Columbus (un’associazione cattolica che aveva adottato il nome del grande viaggiatore), il presidente Franklin Delano Roosevelt stabilì che il Giorno di Colombo diventasse festa nazionale in tutti gli Stati Uniti. A partire dal 1971 il giorno in cui cade questa ricorrenza è fissato per il secondo lunedì del mese di ottobre, lo stesso giorno in cui nel vicino Canada si celebra invece il Giorno del Ringraziamento.
Gli italoamericani sentono molto questa festività e sono particolarmente orgogliosi del fatto che sia stato Cristoforo Colombo, un navigatore italiano, il primo europeo a scoprire il continente americano. Negli Stati Uniti il Giorno di Colombo le banche, uffici postali e uffici federali sono chiusi, così come gli uffici dell’ambasciata italiana a Washington D.C. e tutti i vari consolati italiani che si trovano nel paese. L’Empire State Building di New York City da vari anni usa accendere le sue luci, riproducendo così il tricolore italiano.(wikipedia)

L’Orgoglio Italiano sfila a New York.
 
USA - New York Columbus Day - Ottobre 2013

 

 

 

 

 

 

 

 

 

in USA a New York all’ombra della…..Libertà


Una mattina all’ombra della Statua della Libertà in cerca dei turisti che ogni giorno a centinaia si fanno fotografare con lo sfondo della Statua simbolo di New York.
Le pose più divertenti e assurde di personaggi provenienti da tutto il mondo.

in USA a New York all'ombra della.......Libertà

 

 

 

 

 

 

 

 

 

in USA nello Utah per il Rodeo dei bambini ad Orderville


In un piccolo paesino nello Utah in USA ogni anno nel mese di agosto si tiene una bellissima fiera il Lions Club Junior Rodeo.
Trovarsi li per caso nel momento giusto è stata una grandissima fortuna, ho vissuto una serata meravigliosa in mezzo a tanti Cowboys degli anni 2000, forse meglio sarebbe dire Cowkids.
Tante prove di abilità fatte prevalentemente a cavallo dai ragazzi o bambini del posto, tanto divertimento e una grande coesione familiare.
Un momento indimenticabile nel mio viaggio alla scoperta dei più famosi Parchi Americani.
Vivere dall’interno le abitudini e i divertimenti di queste persone fa percepire in modo totalmente diverso la bellezza di questi luoghi.
Gente semplice, genuina, il meglio che i paesi Americani, lontani dalle grandissime città, possono offrire, forse lo specchio della vera America.

In USA nello Utah per il Rodeo dei bambini ad Orderville

 

 

 

 

 

 

 

 

 

A Roma il raduno Europeo delle Harley per il 110° Anniversario


Si è svolto a Roma dal 13/6/2013 al 16/6/2013 il raduno Europeo degli appassionati della moto Harley Davidson per festeggiare il 110° anniversario dalla nascita del marchio Americano di Milwaukee.
Nella capitale si sono radunate decine di migliaia di moto provenienti da ogni angolo d’Europa e non solo. La manifestazione si è divisa tra il mare di Osta, dove era la sede principale dell’evento e il foro italico dentro la città.
La festa, la musica e gli stand di Ostia hanno ceduto il passo sabato 15 giugno ad una grandissima parata da Ostia fino al centro di Roma con 3000 motociclisti partecipanti per poi, nella giornata di domenica 16 giugno, spostarsi in piazza S.Pietro per una affollatissima benedizione, benedizione arricchita da un migliaio di bellissime Harley parcheggiate lungo via della Conciliazione di fronte alla piazza colma di persone e di motociclisti. Un evento storico per la città di Roma e per i tantissimi appassionati della mitica moto che, al di la dei prevedibili disagi per i Romani, ha lasciato tanta gioia e colore un po’ ovunque appassionando tantissima gente a questa “Filosofia” di vita.

110 years of Freedom…..in Rome

Roma - 110th Anniversary Harley - Giugno 2013

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Istanbul Occupy Gezi Park la primavera Turca è iniziata……..


Occupy Gezi Park ad Istanbul: forse è iniziata la primavera Turca.
Erano mesi che la popolazione Turca coltivava un crescente malcontento per come si stava indirizzando la politica del premier Erdogan e del partito di governo.
Il progetto di demolire il Gezi Park nella centrale piazza Taksim ad Istanbul al fine di costruire un grande centro commerciale e delle caserme è stato il pretesto per l’inizio della rivolta di piazza, una rivolta che molto verosimilmente covava ormai da mesi nell’ombra della città.
Al di là della questione del parco,  il malumore vero è nei confronti del governo in carica, il Partito Giustizia e Sviluppo (Akp), per il timore di un inasprimento delle restrizioni della libertà personali della popolazione turca: niente alcol in giro, niente baci in pubblico ed altri divieti.
In questo momento i manifestanti, persone di ogni ceto sociale e di tutte l’età, chiedono le dimissioni del Governo in carica e del sindaco di Istanbul e denunciano l’uso sproporzionato della forza da parte della polizia.
Chiedono al governo una maggiore libertà e la rinuncia a questa deriva autoritaria che si respira pesantemente nell’aria.
Partita venerdì 31 maggio come una piccola manifestazione di piazza, la rivolta adesso coinvolge centinaia di migliaia di persone un po’ ovunque in Turchia e purtroppo registra anche morti e feriti.
La speranza o la certezza del premier Erdogan di vedere sedata la rivolta in breve tempo si scontra con una realtà ben diversa e con una popolazione pronta a continuare la ribellione ad oltranza.
Tutto questo avviene in un momento di grandissima crescita economica e sociale del paese, desideroso di partecipare con autorevolezza, come organizzatore e protagonista, alle prossime grandi manifestazioni: le Olimpiadi e l’Expo del 2020.
 
Istanbul Occupy Gezi Park June 2013
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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